(Imatge pròpia) |
Quattro
settembre, muore
oggi un mio caro
e con lui cortesia
una volta di più
e questa forse per sempre.
Ero con altri
un’ultima volta in mare
stupefatto che su
tanti spettri chiari non posasse
a pieno cielo una
nuvola immensa,
definitiva, ma
solo un vago di vapori
si ponesse tra
noi, pulviscolo
lasciato indietro
dall’estate
(dovunque, si
sentiva, in terra e in mare era là
affaticato a raggiungerci,
a rompere
lo sbiancante
diaframma).
Non servirà
cercarti sulle spiagge ulteriori
lungo tutta la
costiera spingendoci a quella
detta dei Morti
per sapere che non verrai.
Adesso
che di te si
svuota il mondo e il “tu”
falsovero dei
poeti si ricolma di te
adesso so chi
mancava nell’alone amaranto
che cosa e chi
disertava le acque
di un dieci
giorni fa
già in sospetto
di settembre. Sospesa ogni ricerca,
i nomi si
ritirano dietro le cose
e dicono no
dicono no gli oleandri
mossi dal
venticello.
E poi
rieccoci
alla sfera del
celeste, ma non è
la solita endiadi
di cielo e mare?
Resta dunque con
me, qui ti piace,
e ascoltami, come
sai.
Stella variabile, en Dopo la lírica, Poeti iltaliani 1960-2000,
a cura di Enrico Testa
Giulio Einaudi Editore, 2005
Més sobre l'autor, ací
[Facilitat per Joan Navarro]
2 han deixat la seua empremta:
El cel també es va vestir de dol...Una foto molt bonica i adient...
Que tinguis una bona setmana.
El dol per la mort d'un benamat està per tot arreu.
Gràcies pel comentari, M. Roser.
Salut i poesia!
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