EMPREMTES

La poesia vol ser, bàsicament, intuïtiva. JOSEP MIR

divendres, 4 de setembre del 2015

POEMA AMB DATA: NICCOLÒ

(Imatge pròpia)
Quattro settembre, muore
oggi un mio caro e con lui cortesia
una volta di più e questa forse per sempre.

Ero con altri un’ultima volta in mare
stupefatto che su tanti spettri chiari non posasse
a pieno cielo una nuvola immensa,
definitiva, ma solo un vago di vapori
si ponesse tra noi, pulviscolo
lasciato indietro dall’estate
(dovunque, si sentiva, in terra e in mare era là
affaticato a raggiungerci, a rompere
lo sbiancante diaframma).
Non servirà cercarti sulle spiagge ulteriori
lungo tutta la costiera spingendoci a quella
detta dei Morti per sapere che non verrai.

                                                                  Adesso
che di te si svuota il mondo e il “tu”
falsovero dei poeti si ricolma di te
adesso so chi mancava nell’alone amaranto
che cosa e chi disertava le acque
di un dieci giorni fa
già in sospetto di settembre. Sospesa ogni ricerca,
i nomi si ritirano dietro le cose
e dicono no dicono no gli oleandri
mossi dal venticello.

                                  E poi rieccoci
alla sfera del celeste, ma non è
la solita endiadi di cielo e mare?
Resta dunque con me, qui ti piace,
e ascoltami, come sai.

Vittorio Sereni
Stella variabile, en Dopo la lírica, Poeti iltaliani 1960-2000, 
a cura di Enrico Testa 
Giulio Einaudi Editore, 2005
Més sobre l'autor, ací

[Facilitat per Joan Navarro]

2 han deixat la seua empremta:

M. Roser ha dit...

El cel també es va vestir de dol...Una foto molt bonica i adient...
Que tinguis una bona setmana.

Calpurni ha dit...

El dol per la mort d'un benamat està per tot arreu.
Gràcies pel comentari, M. Roser.
Salut i poesia!

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